Un grande regista italiano, ETTORE SCOLA



Nella serata del 19 gennaio è morto a Roma, all'età di 84 anni, Ettore Scola, uno dei più grandi registi italiani. 

Era nato a Trevico (AV) il 10 maggio 1931 e aveva iniziato la sua carriera scrivendo la sceneggiatura di diversi film come "Un americano a Roma"  (1954), "Totò nella luna" (1958), "La grande guerra" (1959), "Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi" (1960) e "Il Sorpasso" (1962). 


Esordì alla regia a soli 34 anni con "Se permette parliamo di donne" (1964): il protagonista era Vittorio Gassman  che sarà - insieme a Nino Manfredi e Marcello Mastroianni - uno degli attori prediletti del regista. 


Durante gli anni '70 che videro una gran successo del cinema italiano, Scola girò  "Il commissario Pepe" (1969) e "Dramma della gelosia" (1970).

Ma la sua consacrazione arrivò con il film "C'eravamo tanto amati" (1974), pellicola che ripercorrere trent'anni di storia italiana, dal 1945 al 1975, attraverso le vicende di tre amici: l'avvocato Gianni Perego (interpretato da Vittorio Gassman), l’infermiere Antonio (Nino Manfredi) e Nicola il professore intellettuale (Stefano Satta Flores), tutti innamorati di Luciana (Stefania Sandrelli). 

Nel film  compaiono anche Aldo Fabrizi e Giovanna Ralli, oltre ad altri personaggi noti che interpretano se stessi come Marcello MastroianniFederico Fellini,  grande amico di Scola.


La fama internazionale per Scola arrivò però nel 1976 con "Brutti, sporchi e cattivi", commedia dolceamara delle borgate romane, e soprattutto con " Una giornata particolare" (1977, con Sophia Loren e Marcello Mastroianni), film che è considerato il suo capolavoro.



Nel 1980 girò "La terrazza", un film che presenta un amaro bilancio di un gruppo di intellettuali di sinistra interpretati da Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni

Nel 1985 un altro attore internazionale, Jack Lemmon, interprete insieme a Mastroianni di "Maccheroni", girato a Napoli e due anni dopo un altro capolavoro, "La famiglia" (1987), film con il quale il regista ripercorre 80 anni di storia italiana, altra splendida interpretazione di Vittorio Gassman.



Altri film di rilevo sono "Splendor" (1988) e "Che ora è?" (1989), lavori che vedono la partecipazione di Massimo Troisi.









L’ultimo film diretto da Ettore Scola è un grande omaggio al suo amico Fellini: “Che strano chiamarsi Federico” è un film del 2013  scritto insieme alle figlie Paola e Silvia. 


Come lo stesso regista ha dichiarato, il film è "un piccolo ritratto di un grande personaggio” , il celebre regista romagnolo. Il film, basato sui ricordi personali di Scola, si concentra in particolare sui primi anni della carriera di Fellini: il suo arrivo a Roma, gli inizi come vignettista nella redazione del Marc’Aurelio (dove conobbe tra gli altri proprio Scola), fino al suo primo approdo nel cinema come sceneggiatore.

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