Un tuffo a... Mantova!




Sarà Mantova la Capitale italiana della cultura 2016.



Culla del Rinascimento, corte dei Gonzaga, Patrimonio dell'umanità per l'Unesco, dopo un'agguerrita battaglia la città è stata scelta tra 10 finaliste battendo le "rivali" Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.

Fra le finaliste sconfitte, il 25 gennaio si proclamerà la Capitale del 2017, e poi di seguito le altre, anno dopo anno.


L'idea di designare una Capitale italiana della Cultura è stata del ministro Franceschini che, dopo l'assegnazione a Matera del titolo di Capitale europea per il 2019, ha dichiarato le città italiane concorrenti capitali per il 2015 (Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena).

Il titolo è stato istituito dalla legge Art Bonus.  
Alla città vincitrice Mantova verrà assegnato anche un milione di euro per realizzare il progetto presentato.



Mantova è una città davvero unica: si trova nella regione Lombardia, non lontano dal confine con le regioni  Veneto ed Emilia - Romagna.
Nel  XII secolo l'architetto ed ingegnere idraulico Alberto Pitentino  organizzò un sistema di difesa della città curando la sistemazione del fiume Mincio in modo da circondare completamente il centro abitato con quattro specchi d'acqua, così da formare 4 laghi, Superiore, di Mezzo, Inferiore e Paiolo; Mantova diventò così di fatto un'isola!

«Una città in forma di Palazzo»: così la definì invece  Baldassarre Castiglioni e la definizione rende  al meglio l'idea del fascino e delle suggestioni di cui Mantova è capace. Piccola ma affascinante, Mantova è un'originale miscellanea di storia e arte.

La città è un vero scrigno di tesori che nomi famosi nel mondo seppero riempire di opere preziosissime: basta citare Mantegna, Pisanello, Giulio Romano, Leon Battista Alberti, per evocare alcuni degli artisti, pittori, urbanisti che accrebbero la sua indiscussa dignità culturale.

Città antichissima che affonda le sue origini nell'età etrusca, Mantova raggiunse il suo splendore in età comunale e soprattutto durante la lunga dominazione della Signoria dei Gonzaga (1328-1707).


Al periodo comunale e al breve periodo di signoria dei Bonacolsi risalgono alcune importanti opere quali il palazzo Bonacolsi, il Palazzo del Podestà, il Palazzo della Ragione e le chiese di San Lorenzo (la "Rotonda") e del Gradaro. 








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