UN TUFFO IN… ITALIA – L’Aquila 11 anni dopo
Il 6 aprile di 11 anni fa un sisma di magnitudo 6.3 ha devastato L'Aquila e provincia,
provocando 309 morti e circa 2.000 feriti. Moltissimi edifici sono crollati
lasciando senza casa migliaia di persone e un ingente patrimonio architettonico
è andato distrutto.
Ecco alcune belle immagini della città e del suo territorio.
Questa è la Fontana luminosa, caratterizzata da due nudi femminili in bronzo che sorreggono la caratteristica conca abruzzese.
Questo è invece il Forte Spagnolo, anche noto come castello Cinquecentesco, la fortezza dell’Aquila. Mai utilizzato per scopi bellici, fu utilizzato nel Seicento come residenza del governatore spagnolo. Restaurato nel 1951 è divenuto sede del Museo nazionale d’Abruzzo, il più importante della regione, e prima del terremoto era sede di mostre e convegni: ora infatti è rimasto gravemente danneggiato e non è attualmente agibile.
Ecco la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, fondata nel 1287 per volere di papa Celestino V: è il più importante monumento religioso della città.
Anche questa basilica è stata gravemente danneggiata durante il terremoto del 2009 ma ora dopo i primi restauri è tornata agibile e funge temporaneamente da cattedrale della città.
L’Aquila sorge sul pendio di un colle, alla sinistra del fiume Aterno, a sud delle estreme propaggini del Gran Sasso d'Italia, le montagne più alte dell’Appennino.
Il comune fa parte del bellissimo Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, un parco nazionale istituito nel 1991 che si estende per una superficie di circa 141.350 ettari su un terreno prevalentemente montagnoso e ricco di flora e fauna protetta.
Questo è il lago di Campotosto, il più grande lago artificiale dell’Abruzzo: è artificiale perché la sua creazione è stata possibile grazie alla costruzione di tre dighe.
Anche il lago di Provvidenza è artificiale, è stato realizzato sbarrando il corso del fiume Vomano con una diga alta 52,2 metri. Questo lago viene utilizzato per le Centrali idroelettriche di Provvidenza e di San Giacomo.
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