L’Aquila è la città capoluogo della regione Abruzzo: un terribile terremoto 7 anni fa ha completamente devastato il centro storico e diversi paesi vicini.
Il 6 aprile
2009 un sisma di magnitudo 6.3 alle 3.32 ha devastato L'Aquila e provincia,
provocando 309 morti e circa 2.000 feriti. Moltissimi edifici sono crollati
lasciando senza casa migliaia di persone e un ingente patrimonio architettonico
è andato distrutto.
Purtroppo a pochi giorni dal 4° anniversario di questa grande
tragedia la
ricostruzione sembra procedere a rilento e, soprattutto, mancano certezze su
quando la vita degli aquilani tornerà normale.
La domanda che
migliaia di terremotati si pongono, quasi con rassegnazione, è: “quando potremo
tornare ad abitare nelle nostre case, a riaprire le attività commerciali, a
rivivere la nostra città?”
I problemi
riguardano principalmente le case classificate 'E', ovvero quelle gravemente
danneggiate. I privati, infatti, non possono iniziare i lavori finché non viene
redatto dai Comuni il piano di ricostruzione del centro storico.
Nel solo capoluogo risultano danneggiati 16 mila
edifici e, di questi, circa 8.700 sono classificati 'E'.
Alcune belle iniziative sono nate in occasione di questo triste
anniversario, per esempio:
L’idea è
quella di colorare il centro storico con centinaia di metri di lavori a
maglia o all’uncinetto per togliere il grigio dai ricordi e riportare un po’ di
vitalità nel capoluogo abbandonato all’immobilità della burocrazia.
Si tratta di
un ‘urban knitting’, cioè il corrispettivo in tessuto di un murales dipinto con
le vernici, “un atto d’amore e di provocazione che mantenga viva la memoria ridando
colore a quei tasselli ingrigiti”.
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