Al cinema in questi giorni è uscito il documentario
RAFFAELLO IL PRINCIPE DELLE ARTI
realizzato in collaborazione con i Musei Vaticani, e con Magnitudo Film.
Il film è stato riconosciuto di interesse culturale dal MiBACT – Direzione Generale Cinema.
La digressione artistica partirà da Urbino (città natale di Raffaello) passando per Firenze, per approdare a Roma e in Vaticano, al contempo apice ed epilogo del folgorante percorso artistico di Raffaello: un totale di 20 luoghi e 70 opere, di cui oltre 30 di Raffaello, raccontate attraverso molteplici esclusive e punti di vista inediti.
Scopriamo qualcosa in più su Raffaello.
RAFFAELLO IL PRINCIPE DELLE ARTI
realizzato in collaborazione con i Musei Vaticani, e con Magnitudo Film.
Il film è stato riconosciuto di interesse culturale dal MiBACT – Direzione Generale Cinema.
La digressione artistica partirà da Urbino (città natale di Raffaello) passando per Firenze, per approdare a Roma e in Vaticano, al contempo apice ed epilogo del folgorante percorso artistico di Raffaello: un totale di 20 luoghi e 70 opere, di cui oltre 30 di Raffaello, raccontate attraverso molteplici esclusive e punti di vista inediti.
Scopriamo qualcosa in più su Raffaello.
Raffaello Sanzio è nato a Urbino nel 1483 ed è uno dei più importanti pittori del Rinascimento italiano, insieme a Michelangelo e Leonardo di cui abbiamo già parlato.
Anche Raffaello è stato un valente architetto, mentre a differenza degli altri due artisti non si è cimentato nella scultura, e sempre a differenza di Michelangelo e Leonardo, Raffaello morì molto giovane, a soli 37 anni nel 1520.
Scrive il Vasari che la morte sopraggiunse dopo quindici giorni di malattia, iniziata con una febbre "continua e acuta", causata secondo il biografo da "eccessi amorosi", e inutilmente curata con ripetuti salassi.
Raffaello fu allievo del padre Giovanni Santi e in seguito, dopo la sua morte, andò a Perugia, a lavorare nello studio del Perugino presso il quale si affermò subito nonostante la giovane età.
Uno dei suoi primi capolavori è lo Sposalizio della Vergine (1504) conservato nell’Accademia di Brera.
Nel 1505 il giovane pittore si reca a Firenze dove incomincia ad eseguire numerose opere fra cui la Muta, che si trova ora nel Palazzo Ducale di Urbino (e che richiama lo stile leonardesco della Monna Lisa), numerose Madonne e l'Autoritratto (conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze).
Uno dei suoi primi capolavori è lo Sposalizio della Vergine (1504) conservato nell’Accademia di Brera.
Nel 1505 il giovane pittore si reca a Firenze dove incomincia ad eseguire numerose opere fra cui la Muta, che si trova ora nel Palazzo Ducale di Urbino (e che richiama lo stile leonardesco della Monna Lisa), numerose Madonne e l'Autoritratto (conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze).

![]() |
In seguito partì per Roma dove, su pressione del Bramante, l'aveva chiamato papa Giulio II e dove realizzò gli stupendi affreschi della Disputa del Sacramento e della Scuola di Atene, più altre decorazioni delle Stanze Vaticane.

Rispondi al QUIZ:
1. Sai in quale regione italiana si trova la città di Urbino? E con quale altra città Urbino forma una provincia?
2. Sai in che cosa consisteva anticamente la cura del “salasso”?
3. Qual è il sinonimo più moderno della parola “sposalizio”?
4. Una delle rappresentazioni più famose di Raffaello della Madonna è la Madonna del cardellino: che cos’è un cardellino e perché quindi il quadro si chiama così?
5 . E infine, sapresti dare un nome a queste opere di Raffello citate nel testo, e sai dove si trovano?
![]() |
Nessun commento:
Posta un commento