Un tuffo... in Italia - Abruzzo

UN TUFFO… IN ITALIA - Montagne d’ABRUZZO

“Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d'oro,
Un vento lieve spira dal cielo azzurro….”

Nel suo diario Viaggio in Italia, pubblicato nel 1817, così Goethe parla del nostro paese: il grande scrittore tedesco ci fornisce una descrizione non solo geografica ma soprattutto delle atmosfere e delle persone, insieme a riflessioni su arte, cultura e letteratura.

E voi quali località avete visitato in Italia? E quali città vorreste conoscere?

Giovanni ha fatto un viaggio nella bella regione dell’Abruzzo e in particolare nel territorio montano del Parco Nazionale della Majella, che è il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini dopo il Gran Sasso, fra le province di Chieti, L’Aquila e Pescara (la cima più alta è il Monte Amaro, di 2793 metri).



In particolare Giovanni ha passeggiato alla ricerca di alcuni eremi e santuari, fra i più belli e suggestivi in Italia.
Un eremo è un luogo di difficile accesso di solito sperduto nelle montagne, dove un uomo di fede o un filosofo, detto eremita o anacoreta, si ritira per escludersi volontariamente dalla vita sociale, per pregare e meditare.




Le montagne dell’Abruzzo hanno rappresentato nei secoli un luogo adatto alla vita degli eremiti, tanto che in tutta la regione si contano quasi cento eremi.
Tra le figure di Santi eremiti che hanno abitato questi luoghi, la più famosa è sicuramente quella di San Pietro Angelerio, diventato Papa con il nome di Celestino V nel 1294 e conosciuto per il suo rifiuto al pontificato (di cui parla anche Dante, che mette il papa addirittura nell’Inferno, III canto).



Questo per esempio è l’eremo di Sant’Onofrio che visse qui per anni in completa solitudine, coprendonsi, come si vede dalla statua, dei suoi soli capelli.


Questa invece è l'Abbazia di San Liberatore alla Maiella, è uno dei più antichi monasteri dell’Abruzzo, più di 1000 anni di storia.



Nella chiesa di Manoppello invece è conservata una reliquia molto venerata: il Volto Santo di Gesù.






Si tratta di un velo tenue che ritrae l'immagine di un volto, un viso maschile con i capelli lunghi e la barba, ritenuto essere quello di Cristo: l'immagine ritratta "non è disegnata o dipinta da mano umana", ed ha una caratteristica unica al mondo, è visibile identicamente da ambedue le parti.
Sarebbe quindi, secondo la tradizione cristiana, il velo della Veronica, la donna che asciugò il volto di Cristo sulla via del Calvario.
E infine Giann iha fatto una bella passeggiata fino al magnifico Eremo di San Bartolomeo, scavato nella roccia delle montagne.








 










Questa è una zona dove molto attiva è la pastorizia delle pecore e la vita è ancora legata ad antiche tradizioni.

Avete mai visitato l’Abruzzo o un’altra regione italiana?
Mandateci le foto e i vostri racconti di viaggio!

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