112 anni di storia d'Italia



Ha appena compiuto 112 anni e vive a casa sua a Verbania, vicino al lago Maggiore. A casa sua, perché Emma Morano non ha bisogno di stare in un istituto. E neppure di una badante. Una nipote va a trovarla al mattino, una vicina il pomeriggio. Per il resto, fa tutto da sé.
Se i calcoli non sono sbagliati, è la terza persona più anziana d’Italia. Ma la prima e seconda - due donne appunto, perché si sa che le donne ci seppelliscono - stanno tutte e due in casa di riposo: la più vecchia in Veneto, l’altra in Lombardia.
“Sono nata il 29 novembre 1899 a Civiasco, provincia di Vercelli. Com’era l’Italia di allora? Povera. Io mi ammalavo in continuazione. Un dottore mi disse che dovevo cambiare aria e allora sono venuta a stare qua, sul lago Maggiore». Evidentemente i medici di allora sapevano fare diagnosi e prescrivere terapie anche senza tac e risonanze magnetiche: fa un certo effetto trovarsi di fronte a una contemporanea di illustri personaggi conosciuti nei libri di storia. Quando Emma Morano è nata, Giuseppe Verdi era ancora vivo; Giovanni Pascoli aveva 43 anni e Giosuè Carducci ne aveva 64.

Giuseppe Verdi


Giosuè Carducci
Giovanni Pascoli

Il suo libretto di lavoro farebbe inorridire la Merkel e Sarkozy, e sicuramente spaventerebbe anche il nuovo ministro italiano Fornero: Emma Morano è in pensione dal 1954, l’anno in cui in Italia arrivò la televisione. «Allora - racconta - le donne andavano in pensione a 55 anni». Insomma questa donna ha trascorso da pensionata più della metà della sua esistenza. Un incubo per qualsiasi sistema previdenziale!
«Sono contenta», dice, «della vita che ho fatto. Il periodo più bello è stato la giovinezza: niente di particolare, ma andavo a ballare il valzer, ed ero felice così. Adesso sono tranquilla, le gambe un po’ molli, ma non prendo una medicina. Mangio tre uova al giorno e per digerire bevo la grappa che mi preparo io.».

Guarda la tv, che le è stata regalata dal sindaco: «Ma non il telegiornale perché parlano troppo in fretta. Mi piacciono i film. Poi seguo la messa.».
È la primogenita di otto: fratelli e sorelle sono tutti morti, l’ultima poco fa a 102 anni. Ha paura della morte, signora? «No. Quand la vegn la vegn (Quando viene, viene!)  E poi prego molto». Come immagina il paradiso? «Come un posto dove si sta bene». Per il suo compleanno  in casa sua c’è stata una piccola festa, una bella festa tricolore, per una donna che ha visto dieci papi ed è nata nello stesso anno in cui nacque la Fiat.






Fonte: Lastampa – Michele Brambilla - http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/432248/

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