Bravo chi legge! - Proposte di lettura 1


Silvana da Brenzone in provincia di Verona ci ha posto un’interessante domanda:
facendo parte di un gruppo intercultura, Silvana si sta occupando, fra le altre cose, di allestire una mini biblioteca e ci chiede un consiglio sui libri “necessari” , quelli cioè che non dovrebbero mancare in una biblioteca per bambini e ragazzi italofoni e non, e per i loro insegnanti.


Quali sono i libri da consigliare a chi studia la nostra lingua e vuole conoscere la cultura italiana?
Proviamo insieme ad aiutare Silvana, proponendo i libri che ci sono piaciuti di più e che vorremmo far conoscere ai nostri studenti.

Cominciamo con il classico dei classici: Pinocchio!

Le avventure di Pinocchio - storia di un burattino fu scritto da Carlo Lorenzini che lo pubblicò a puntate su un giornale a partire dal 1881, con lo pseudonimo di Collodi.
Benché celebre in tutto il mondo come classico della letteratura per ragazzi, Pinocchio non è in realtà un libro per bambini, ma un romanzo ricco di sfumature psicologiche, una sorta di allegoria della società in cui lo scrittore viveva (ed ancora molto attuale!): la storia, nelle intenzioni dell’autore, doveva essere in effetti più tragica e finire con la morte del burattino, ma Collodi, visto il grande successo del suo lavoro, fu spronato a scrivere un finale da “…e vissero tutti felici e contenti!”, come nelle favole, e cioè la trasformazione del burattino in un bambino in carne e ossa.



Sicuramente Pinocchio è uno dei personaggio letterari più famosi del mondo: il libro è stato tradotto in oltre 200 lingue ed è il libro più letto di tutta la letteratura italiana. Il mondo del cinema, della musica, dell’arte, dei cartoni animati e dei fumetti hanno attinto tantissimo alla storia immortale del burattino.


Una curiosità: in realtà Pinocchio non è un burattino, ma una marionetta, cioè un pupazzo di legno con articolazioni che viene manovrato dall’alto tramite fili (il burattino è invece un pupazzo con il corpo di pezza che viene mosso dalla mano del burattinaio, che lo infila come un guanto).

Sito ufficiale della Fondazione Nazionale Carlo Collodi www.pinocchio.it










  
Scheda didattica (livello B1- B2)
Ecco l’inizio del romanzo: inserisci queste parole al posto giusto


fuoco              legno                    gamba                braccio            lettori                        giorno
              mastro           paura                 voce               punta                         lavorare        
 nessuno                     strada                    armadio                         pezzo
— C’era una volta...
— Un re! — diranno subito i miei piccoli ……………………...
— No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un ……………………. di legno.
Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il ………………….. e per riscaldare le stanze.
Non so come andasse, ma il fatto è che un bel ……………………….. questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio falegname, il quale aveva nome Mastr’Antonio, se non che tutti lo chiamavano mastro Ciliegia, per via della ………………….. del suo naso, che era sempre lustra e paonazza, come una ciliegia matura.
Appena mastro Ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno, si rallegrò tutto; e dandosi una fregatina di mani per la contentezza, borbottò a mezza ……………………..:
— Questo legno è capitato a tempo; voglio servirmene per fare una ………………….. di tavolino. —
Detto fatto, prese subito l’ascia arrotata per cominciare a levargli la scorza e a digrossarlo; ma quando fu lì per lasciare andare la prima asciata, rimase col …………………. sospeso in aria, perché sentì una vocina sottile sottile, che disse raccomandandosi:
— Non mi picchiar tanto forte! —
Figuratevi come rimase quel buon vecchio di ………………….. Ciliegia!
Girò gli occhi smarriti intorno alla stanza per vedere di dove mai poteva essere uscita quella vocina, e non vide ………………………! Guardò sotto il banco, e nessuno; guardò dentro un ……………………… che stava sempre chiuso, e nessuno; guardò nel corbello dei trucioli e della segatura, e nessuno; aprì l’uscio di bottega per dare un’occhiata anche sulla ………………….., e nessuno. O dunque?
— Ho capito; — disse allora ridendo e grattandosi la parrucca — si vede che quella vocina me la son figurata io. Rimettiamoci a ……………………….. —
E ripresa l’ascia in mano, tirò giù un solennissimo colpo sul pezzo di …………………
— Ohi! tu m’hai fatto male! — gridò rammaricandosi la solita vocina.
Questa volta maestro Ciliegia restò di stucco, cogli occhi fuori del capo per la …………………., colla bocca spalancata e colla lingua giù ciondoloni fino al mento, come un mascherone da fontana.

E voi quali altri libri consigliereste a Silvana?
Mandateci i vostri pareri e le vostre preferenze! 

2 commenti:

  1. Pinocchio è un capolavoro assoluto.
    L’importante è che gli studenti stranieri non credano che la storia del libro sia quella raccontata da Walt Disney!
    La riduzione migliore dell’opera di Collodi resta quella di Luigi Comencini, per la tv, andata in onda negli anni ’70.

    http://www.youtube.com/watch?v=rZdRMed2jC0

    Si vede una bella differenza!

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  2. La colonna sonora del Pinocchio di Comencini era bellissima, di un certo Fiorenzo Carpi.

    Nino Manfredi canta la canzone
    http://www.youtube.com/watch?v=GMwnC96uQ6g&feature=related

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